Jannik Sinner è ben consapevole che non sarà una passeggiata: le insidie sono dietro l’angolo, ecco le più preoccupanti
Gli appassionati italiani di tennis non aspettano altro che rivedere Jannik Sinner protagonista in un torneo del circuito maggiore. E presto saranno accontentati perché il classe 2001 di San Candido tornerà a giocare la prossima settimana.
Per la precisione, il rientro in campo dell’azzurro avverrà in America, dove è in programma il primo appuntamento del cosiddetto Sunshine Double. Reduce dai trionfi all’Australian Open e all’Atp 500 di Rotterdam, l’altoatesino riprenderà la sua sua marcia dal Masters 1000 di Indian Wells, torneo che potrebbe regalargli il traguardo di numero due al mondo.
In tal senso, molto dipenderà anche da quanta strada riuscirà a fare l’attuale seconda forza del ranking, Carlos Alcaraz, il quale oggi ha un vantaggio di circa 500 punti su Jannik. Quest’ultimo, tuttavia, a prescindere dai risultati dello spagnolo, effettuerebbe matematicamente il sorpasso qualora riuscisse a vincere il suo terzo titolo consecutivo.
Indian Wells, Jannik Sinner punta al titolo: la situazione
Tra Sinner e il titolo, in ogni caso, c’è una strada lunga e potenzialmente ricca di insidie. Dando infatti uno sguardo al regolamento relativo alla composizione del tabellone, il percorso del tennista nostrano non si prospetta una passeggiata di salute.
Certo, usufruirà di un “bye” al primo turno – in quanto terza forza del torneo – mentre al secondo se la vedrà con un giocatore non appartenente al novero delle teste di serie. Poi, però, potrebbe trovarsi al cospetto di avversari tutt’altro che semplici da affrontare.
Si pensi che al terzo turno Sinner potrebbe incrociare uno tra Struff, Musetti, Etcheverry, Griekspoor, Norrie, Auger-Aliassime, Coric e Thompson. Ancora più pericolosi i possibili sfidanti per lo step successivo, vale a dire Dimitrov, Paul, Khachanov e Tiafoe.
Guardando oltre, Jannik potrebbe trovarsi opposto ad uno tra Rublev, Zverev, Rune e Hurkacz ai quarti, mentre in semifinale ad uno tra Novak Djokovic e Alcaraz. “Dulcis in fundo”, il suo cammino sul cemento californiano potrebbe concludersi in finale contro Medvedev.
Se da un certo punto in avanti è quasi impossibile augurarsi di trovare avversari meno forti, Sinner può certamente sperare che l’urna bollente si riveli benevola per quanto riguarda il terzo e il quarto turno. Non che abbia qualcosa da temere rispetto ai tennisti elencati poc’anzi, ma se faticasse di meno all’inizio del torneo di certo ne gioverebbe nelle fasi decisive.