Var in divenire, al via la sperimentazione su una novità che potrebbe stravolgere il mondo del calcio giocato e della classe arbitrale: vediamo insieme la nuova proposta
Il VAR, acronimo per Video Assistant Referee, è una tecnologia che ha rivoluzionato il mondo del calcio moderno negli ultimi anni, e precisamente dal 2016 durante la Coppa del Mondo per club. Si tratta di uno strumento all’avanguardia che consente di esaminare gli episodi e le situazioni dubbi che possono verificarsi durante una partita di calcio. All’interno di una cabina di regia siedono due arbitri che collaborano con il direttore di gara in campo visionando le immagini dell’incontro in essere in tempo reale.
I filmati consentono al VAR di esaminare e analizzare determinate azioni di gioco che risultano poco chiare a velocità normale di gioco e che necessitano dell‘ausilio della moviola per poter verificare l’effettiva dinamica di una particolare situazione di gioco. Tale tecnologia può essere utilizzata solo in alcuni casi come l’assegnazione di un gol, l’assegnazione di un calcio di rigore, l’espulsione diretta di un giocatore e un errore arbitrale evidente.
L’evoluzione della tecnologia
La procedura del VAR implica tre fasi che vedono in determinati frangenti di gioco il richiamo dell’attenzione del direttore di gara in campo a rivedere una decisione presa. Gli arbitri del VAR comunicano via radio cosa ha determinato la loro chiamata e infine l’arbitro di campo potrà riesaminare lui stesso le immagini per valutare meglio la decisione finale da prendere che spetta esclusivamente a lui.
La tecnologia dunque è entrata sui campi di calcio con la funzione di aiutare il direttore di gara e rendere un servizio alla trasparenza nell’ambito delle decisioni arbitrali che inevitabilmente condizionano l’andamento di una partita. L’avvento del VAR nei campionati di calcio delle serie maggiori ha scatenato molte critiche da parte dei puristi, ma anche l’entusiasmo di alcuni e lo scetticismo di altri. Non vi è dunque unanimità nel giudizio su questa importantissima innovazione e ogni domenica si dibatte e si polemizza sul suo corretto utilizzo in campo.
La novità in fase di sperimentazione
Gli arbitri sono spesso messi sulla graticola poiché spesso non utilizzano una comportamento lineare nelle loro decisioni e soprattutto nell’utilizzo del VAR. Giornalisti e commentatori sportivi sottolineano come a volte si generi confusione sulle dinamiche che portano il VAR ad intervenire in alcune occasioni e in altre no e in special modo si accusa la classe arbitrale di non spiegare in modo esauriente i motivi di alcune decisioni.
Per questo motivo si è arrivati a sperimentare una novità assoluta nell’ambito del VAR, come ci racconta il Corriere della Sera, che in questa fase viene messa alla prova nel campionato della prima serie portoghese. Durante la partita Rio Ave contro Sporting Braga l’arbitro ha stupito tutti facendo una comunicazione inaspettata. Al 20′ del secondo tempo, dopo la rete degli ospiti il VAR richiama il direttore di gara signor Fabio Verissimo e lo invita a revisionare l’azione che a portato al gol.
Dopo aver effettuato tale rivalutazione l’arbitro ha annunciato ai microfoni la sua decisione spiegando al pubblico e ai presenti allo stadio le motivazioni dell’annullamento del gol, queste le sue parole: “Un attaccante in posizione di fuorigioco interferisce con un difensore. Decisione finale fuorigioco, gol annullato”. Svolta storica che preannuncia l’estensione di questa novità a tutti i campionati delle massime serie europee.