Bufera a Lecco, dove la squadra lombarda è all’ultimo posto in serie B. Il presidente accusa i calciatori, che reagiscono duramente
Una squadra deve essere sempre unita, qualunque sia l’obiettivo da raggiungere, dallo Scudetto fino alla salvezza dell’ultima serie di calcio che esista.
Ciò che sta succedendo a Lecco è davvero incredibile e lo si può capire dalla parole che ha emesso il massimo dirigente del club lombardo Paolo Leonardo di Nunno che dopo la sconfitta casalinga col Palermo è scivolato all’ultimo posto in Serie B.
Di Nunno infatti ha accusato di combine i suoi tesserati che non hanno preso nel migliore dei modi questa frase ed hanno reagito attraverso un comunicato dell’AIC.
Il Lecco è all’ultimo posto in Serie B a 21 punti e la possibilità di poter agganciare le zone per i play-out si fa sempre più difficile. Il tracollo casalingo col Palermo è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso ed il presidente Di Nunno ha accusato duramente i calciatori.
“Temo delle combine da parte dei tesserati del Lecco, del risultato poco mi interessa perché siamo costretti a retrocedere. Mi preoccupano possibili combine dei miei calciatori. Siamo ancora in un’epoca in cui si truccano le partite di calcio. Spero che vengano messi sotto controllo i cellulari”. Ma non solo, Di Nunno ha anche evidenziato: “I nostri avversari hanno sfoggiato anche un grande portiere, i nostri sono da Serie D”.
Questa frase è stata come una pugnalata non solo per i giocatori, ma anche per il tecnico Alfredo Aglietti che non ha accettato questa esclamazione così dura che macchia la professionalità.
Intanto Aglietti, staff e calciatori si sono riuniti ed hanno reagito alla dura esclamazione di Di Nunno attraverso una nota diramata dall’Associazione Italiana Calciatori in cui c’è scritto: “I Calciatori e i Tecnici tesserati per la società Calcio Lecco 1912 Srl esprimono il proprio sconcerto per le dichiarazioni rilasciate dal Presidente Paolo Leonardo Di Nunno dopo la partita disputata nella giornata di ieri. Le sue affermazioni, riguardanti un presunto coinvolgimento dei tesserati in condotte illecite, sono semplicemente diffamatorie”.
Il testo inoltre evidenzia come i tesserati del Lecco si siano sentiti offesi sotto il punto di vista professionale: “Respingiamo dunque fermamente le illazioni del Presidente, lesive della nostra reputazione, parole che gettano discredito sul lavoro svolto da ogni singolo membro della squadra e sull’immagine del nostro club nel suo complesso. Il nostro gruppo è unito e determinato per continuare, con il massimo impegno, a inseguire una salvezza che a molti sembra impossibile e per difendere l’onore della nostra squadra, della nostra città e dei nostri tifosi, certi di poter sempre onorare sul campo la maglia che indossiamo fino all’ultimo minuto”.
Come reagiranno i tifosi del Lecco? Con chi si schiereranno? Dalla parte del presidente o continueranno a sostenere i calciatori verso questa insperata salvezza?
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