Sono giro per il mondo per gran parte dell’anno, ma cosa fanno i piloti di Formula 1 quando non sono in pista, nei weekend liberi?
Il calendario della gare di Formula 1 è fittissimo e prende gran parte dell’anno, dall’inizio della primavera alla fine dell’autunno. Va da sé che, in questo lungo periodo, i piloti e tutto lo staff possono contare su pochissimo tempo libero. I momenti di relax sono davvero rari, eppure, tra una gara e l’altra ci sono weekend liberi. Come lo trascorrono gli addetti ai lavori?
Ce lo spiega George Russel, pilota della Mercedes, il quale premette che la gara trasmessa in diretta televisiva non è altro che “la punta dell’iceberg”, mentre i restanti giorni sono tutti dedicati al “lavoro in fabbrica”, allo studio della monoposto e della pista. Insomma, non ci si ferma un attimo. Inoltre, insorge un altro problema, ossia i ritmi del sonno, che scombussolano non poco tutti quanti.
Tra una gara l’altra i piloti di Formula 1 hanno un weekend di pausa, come lo trascorrono
Cercare di rimettere in equilibrio il ritmo circadiano, quindi il sonno/veglia, non è semplice. Questo succedere perché le scuderie si devono spostare da un paese all’altro per affrontare le gare. Ad esempio, il pilota della Mercedes ha raccontato cosa gli accade con il jet lag dal Gran Premio d’Australia, Melbourne, dal quale è rientrato a Londra, a mezzanotte.
Il corpo impiega qualche giorno per abitarsi al fuso orario europeo, poi però è di nuovo la volta del Gran Premio del Giappone. In tutto questo movimento, il corpo fa fatica ad adattarsi. Si tratta di uno sforzo fisico enorme, protratto per tanti mesi all’anno. E poi, oltre a combattere per ripristinare il proprio ritmo circadiano, un pilota di Formula 1 deve anche tenersi allenato.
La dura vita di un pilota di Formula 1: le regole da seguire
Ogni giorno, infatti, questo svolge due sessioni di palestra, fino al giorno delle prove libere. Russel ammette che gli piace l’atmosfera cameratesca instaurata con il suo team. Sono sempre insieme, mangiano insieme a colazione e a pranzo. “Lo sguardo è rivolto sempre in avanti, pensando alla prossima gara, e così ci scambiamo i dati e gli sviluppi sull’auto”.
Insomma, non deve essere una vita semplice, e a lungo andare questo stile di vita potrebbe essere pesante. Certo, le soddisfazioni sono molteplici: i traguardi raggiunti, i soldi guadagnati, le attenzioni ricevute, ma il benessere psicofisico ne risente. È importante, in questi casi, cercare di mantenere un certo equilibro interiore, seguire regole ferree per quanto riguarda gli allenamenti e l’alimentazione.
Soprattutto, è fondamentale cercare di equilibrare il ritmo del sonno, abituando il corpo progressivamente agli spostamenti da un paese all’altro. Per concludere, weekend liberi? Ma quando mai! si lavora sempre, o al massimo, contrariamente a quanto il pubblico possa pensare, si approfitta per riposare. Niente party o nottate folli.