Notte di lacrime senza sosta per Josè Mourinho. Lo svela lo stesso tecnico portoghese: “Lo ricordo bene”, asserisce l’ex Roma e Inter. La rivelazione
Josè Mourinho è sicuramente uno dei personaggi più influenti del mondo del calcio. Il suo carisma oltre che alla bravura l’ha portato su alcune panchine top in Europa oltre a vincere innumerevoli trofei.
Il profeta di Setubal è stato da poco esonerato dalla Roma, in una delle note stonate della sua carriera. Non ha mai nascosto di esser rimasto infastidito dal trattamento ricevuto dai Friedkin, pur restando innamorato della piazza giallorossa e dei suoi tifosi.
Lo Special One, pur essendo molto sensibile, non ha mai esternato pubblicamente le sue emozioni soprattutto per qualche dispiacere. Non l’abbiamo mai visto piangere in diretta televisiva per una sconfitta.
Ma lo ha mai fatto privatamente per una partita di calcio? Sì, è successo. “Una sola volta ho pianto dopo una sconfitta”, è la confessione che ha fatto il portoghese nel corso di un’intervista rilasciata a Prime Video Sport. La confessione choc ci porta a chiederci quando è successo. L’ex Roma svela tutto.
Tante sono le partite importanti che le squadre di Mourinho hanno disputato nella sua carriera. Una su tutte, ad esempio, la famosa finale contro il Siviglia di Europa League della scorsa stagione.
Andando a ritroso nel tempo una partita che non gli è andata ancora giù e che non dimenticherà mai è la sconfitta in semifinale di Champions League del suo Real Madrid contro il Bayern Monaco ai rigori dopo un doppio 2-1 per la squadra di casa tra andata e ritorno. Era nel 2012, l’edizione poi vinta dal Chelsea di Di Matteo contro i tedeschi.
“Quella volta è stata l’unica volta della mia carriera che ho pianto dopo una sconfitta” ammette a Prime Video Sport lo Special One. “Mi ricordo che stavo tornando a casa e mentre guidavo non riuscivo a smettere. Lo ricordo bene, eravamo i migliori in quella stagione, la squadra più forte d’Europa senza ombra di dubbio” ammette Mou che a distanza di anni ancora non si capacita per quella sconfitta.
“Abbiamo vinto la Liga con tanti record, se fossimo andati in finale l’avremmo vinta senza ombra di dubbio. Dal dischetto sbagliarono giocatori che in genere non sbagliano mai”.
Poi il portoghese fa un’altra rivelazione, forse ancora più scioccante, sempre relativa a quella notte: “Perez mi chiamò proprio in quei momenti e mi disse di andare a casa di Cristiano Ronaldo perché era morto”.
La citazione testuale è questa, “CR7 è morto”, asserisce il portoghese. Evidentemente quella sconfitta nessuno la prese bene nell’ambiente madrileno. Tanto da far piangere Mourinho per l’unica volta in carriera dopo un KO.
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