Non è un periodo facile per Rafa Nadal. Il trentasettenne fuoriclasse del tennis mondiale è fermo da quasi due mesi per un nuovo infortunio
Una micro-lacerazione muscolare all’anca: questo il verdetto dell’ultimo infortunio rimediato da Rafa Nadal in occasione del torneo di Brisbane in programma i primi di gennaio. Tornato in campo ad un anno esatto dalla gravissima lesione al muscolo ileopsoas rimediata durante gli Australian Open del 2023, il 37enne fuoriclasse di Manacor è stato dunque costretto a un altro lungo stop.
A distanza di due mesi Nadal è pronto per riprendere il suo cammino, che nei programmi stilati dai suoi preparatori dovrebbe portarlo al massimo della forma fisica proprio a ridosso del Roland Garros. Il sogno di Nadal, finora vincitore di ventidue tornei del Grande Slam di cui quattordici solo a Parigi, è la conquista degli Open di Francia per la quindicesima volta.
Per riuscire a centrare un traguardo del genere il maiorchino dovrà ritrovare una continuità e un’efficienza fisica del tutto mancate in questi ultimi quattordici mesi. In molti sono pronti a scommettere che sospinto da un orgoglio smisurato e da uno spirito di rivalsa non indifferente, Nadal riuscirà a compiere anche questa impresa.
Al fenomenale atleta spagnolo brucia del resto e non potrebbe essere altrimenti il fatto che il grande rivale Novak Djokovic sia ancora sulla cresta dell’onda, nonostante qualche inevitabile passaggio a vuoto. Il sogno di una finale a Parigi contro il numero uno del ranking è il vero obiettivo di Nadal per questo 2024.
La rivalità tra i due campioni è una delle più accese nel mondo dello sport, anche perché tra lo spagnolo e il serbo non è mai corso buon sangue: Nadal è grande amico di Federer, molto meno di Djokovic. Una cortese antipatia reciproca vissuta comunque nei limiti della competizione sportiva.
Ma chi è stato, o è tutt’ora, il più forte? Il dibattito è aperto e come sempre capita in questi casi si sono formati due partiti contrapposti: c’è chi preferisce Nadal e chi invece considera Djokovic superiore allo spagnolo.
A questa seconda schiera appartiene l’ex numero uno del mondo e vincitore degli US Open del 2003, l’americano Andy Roddick. “Puoi sostenere che ti piaccia di più Nole o Rafa, ma se credi che Novak non sia il numero uno considerando i numeri, è come essere ignoranti – ha dichiarato Roddick parlando nel suo podcast -. I Big Three sono straordinari, ma Novak è il migliore per distacco“.
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