L’annuncio del coach, che conosce il campione spagnolo meglio di chiunque altro, ha lasciato interdetti i fans: ecco le intenzioni di Nadal
Dopo aver celebrato l’ennesimo trionfo di Jannik Sinner, inarrestabile dallo scorso ottobre ad oggi, periodo nel quale ha vinto 32 degli ultimi 34 incontri disputati, con una striscia aperta di 15 vittorie consecutive e il numero 2 nel ranking ormai nel mirino, l’attenzione del mondo del tennis si sposta ora tutto su Indian Wells. Il prestigioso Masters 1000 californiano potrebbe essere già una parziale svolta nella stagione di più di un atleta, considerando cosa c’è in gioco nel primo evento del Sunshine Double.
Innanzitutto c’è grande curiosità per rivedere all’opera, al BNP Paribas Open, Novak Djokovic, assente dal torneo dal 2019. Tengono banco però anche le condizioni di Carlos Alcaraz, infortunatosi alla caviglia a Rio de Janeiro e impegnato a respingere l’assalto in classifica di un arrembante Sinner. Ad Indian Wells non ci sarà Matteo Berrettini, già iscritto però a Miami due settimane dopo, ma sarà presente, un po’ avventatamente secondo alcuni, Rafa Nadal.
Il fuoriclasse spagnolo, fermatosi nuovamente dopo la terza partita dal suo rientro in campo a 349 giorni di distanza dall’ultima volta, sta lottando con tutto se stesso per presentarsi ai grandi appuntamenti del 2024 in condizioni accettabili. Anzi quanto meno buone, considerando il dispendio fisico a cui sarà sottoposto se, come spera, farà strada nei tornei che contano.
Proprio in virtù di un’attenzione maniacale per dosare forze, energie e prevenzione degli infortuni, ha destato scalpore la presenza del maiorchino nella entry list del Masters 1000 in terra californiana. Qualche giorno prima della grande kermesse, come se non bastasse, Nadal sarà protagonista di un match di esibizione con Alcaraz nel suggestivo scenario di Las Vegas.
Nadal, la decisione è presa: zio Toni spiega tutto
16 anni insieme e 86 titoli ATP complessivi – con la perla di 16 Major conquistati durante una delle collaborazioni più proficue nella storia del tennis – non possono certo essere dimenticati facilmente. E non possono non significare una conoscenza reciproca che niente e nessuno potrà mai cancellare. Sebbene il rapporto professionale si sia interrotto alla fine della stagione 2017, Toni Nadal, zio del campione e suo coach per oltre tre lustri, conosce meglio di chiunque altro il mancino di Manacor.
Quando Toni parla del campione, dunque, probabilmente sa quello che dice. Ed è quasi certo che il suo pensiero corrisponda a quello del nipote. “Rafa partecipa ad Indian Wells? Ha bisogno di competere e non ha altra scelta“, ha esordito l’attuale allenatore di Felix Auger-Aliassime.
“Non lo fa da troppo tempo. Se non competi, non puoi essere pronto. Ovviamente la battuta d’arresto a Brisbane è stata difficile da accettare, perché ha giocato bene le sue prime partite. È stato un peccato, ma bisogna accettare ciò che è accaduto. Vedremo come andranno le cose, ma cerco di essere positivo e preferisco ancora dire che vincerà il Roland Garros“, ha concluso Toni.