Una nuova tragedia improvvisa colpoisce il mondo dello sport: si stava allenando ed è morto all’improvviso, aveva soltanto 18 anni
Che cosa hanno in comune Alejandro Valverde e Vincenzo Nibali? Non la data di nascita, perché sono separati da quattro anni. Ma la stessa comune passione per il ciclismo, la stessa feroce determinazione, così come la volontà di passare il testimone alle nuove generazioni. E ora sono accomunati anche da una tragedia che ha cancellato la vita di un giovane campione.
Uno classe 1980, fenomeno nelle Classiche di un giorno anche se si è sempre difeso benissimo nei Grandi Giri. Lo dimostrano i quattro successi alla Liegi-Bastogne-Liegi, le vittorie in serie nella Freccia Vallone e in altre grandi corse di un giorno. In quelle a tappe invece ci è sempre andato vicino. Ha chiuso per tre volte secondo alla Vuelta, terzo nel Tour de France 2015 così come nel Giro d’Italia 2016.
Quell’edizione della Corsa Rosa era stata invecve la seconda vincente di Vincenzo Nibali che in mezzo però ha messo anche il successo al Tour de France 2014. E poi anche lui le Classiche, su tutte la Milano-Sanremo 2018, quella che sembrava meno indicata alle sue caratteristiche. Un’azione alla Valverde, in fondo.
Compagni di tante avventure sulle strade, avversari ma mai nemici l’azzurro e lo spagnolo. Non a caso hanno deciso di ritirarsi lo stesso giorno e nella stessa corsa, Il Lombardia 2022. Vincenzo lo ha vinto due volte mentre per Alejandro è sempre rimasto un tabù anche se ci è andato vicino in carriera.
Ora che hanno definitivamente appeso la bicicletta al chiodo, però entrambi hanno anche deciso di mettersi al servizio dello sport in generale, del ciclismo in particolare. Perché i giovani hanno bisogno di esempi positivi ma anche di qualcuno che sappia indirizzarli.
Nibali da alcuni anni ha fondato una squadra in Sicilia, nella sua Messina, per coltivare i giovani talenti locali. Ma il suo gruppo è stato anche colpito da due tragedie incredibili. La prima nel maggio 2016: il 14enne Rosario Costa, entrato nella squadra giovanile di Vincenzo, si stava allenando insieme al padre e a un gruppo di amici. Si è scontrato contro un camion che proveniva in senso opposto ed è morto.
Cinque anni dopo, il 17enne Giuseppe Milone, sempre della Scuderia di Nibali, è stato investito da un mezzo pesante sulla strada sterrata di un comune della provincia di Messina. E anche in quel caso lo scontro è stato fatale.
Ora è successo di nuovo con Juan Pujalte, vittima di un incidente sulle strade della Murcia. Il 18enne spagnolo faceva parte del Valverde Team-Ricardo Fuentes, squadra spagnola Under 23 fondata dal campione del mondo 2018. Sabato 17 febbraio aveva debuttato nel Memorial Sanroma per la categoria Under 23, ma sognava di diventare presto professionista e vestire la maglia della sua Nazionale.
Invece durante un allenamento è caduto riportando danni alla milza e ai reni, ma soprattutto un trauma cranico e un’emorragia interna fatali. Le cause in realtà sono ancora in fase di accertamento da parte della Guardia Civil. Potrebbe essere stato investito da un mezzo oppure una tragica fatalità provocata dal forte vento che soffiava nella zona.
Valverde ha espresso sui social tutto il suo dolore: “C’è sgomento per la morte di Juan, un appassionato di ciclismo. Non ci sono parole per consolare i suoi genitori. Le mie più sentite condoglianze. Riposa in pace“.
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